Conseguenze nella suzione del dito nell’infanzia
I motivi per cui si succhia il pollice sono molteplici: la psicoanalisi parla di un piacere infantile, che non ha nulla a che fare con la sensazione di fame. Altri credono che il bambino scopra per caso questo gesto e che lo metta in collegamento con l’alimentazione. Tutti, però, concordano sul fatto che se il bambino inizia a usare il ciuccio nei primi mesi di vita, avrà meno la tendenza a succhiare il pollice.
La maggior parte dei bambini, comunque, perde questa abitudine senza alcun problema. Spesso gli eventuali difetti di posizione dei denti si correggono da soli, senza bisogno di intervenire. Viceversa, se il bambino succhia il pollice a lungo e intensamente, le conseguenze possono essere serie: gli incisivi crescono troppo in avanti, diventando quelli che comunemente si definiscono «denti da coniglio». Questi difetti di posizione possono causare un difetto di pronuncia (la cosiddetta blesità). Inoltre, se succhiando il pollice il bambino preme sul naso con le altre dita, rischia di deformarlo.
Di conseguenza, si consiglia di far perdere questa abitudine al bambino a partire dai tre anni circa. L’ideale sarebbe che si rendesse conto da solo che è meglio non succhiare il pollice. A tale scopo, si può per esempio mostrargli le conseguenze della sua abitudine mettendolo davanti a uno specchio e cercando insieme a lui una soluzione. Se il bambino capisce perché è meglio non succhiare il pollice, collaborerà più facilmente. A volte può aiutare se a convincere il bambino è Babbo Natale, San Nicolao, il dentista o un logopedista!
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